Giovedì 3 Dicembre ore 17.30
Fondazione Ranieri di Sorbello – piazza Piccinino, 9 Perugia
Un viaggio quaresimale in Umbria e nelle Marche
di Thomas Adolphus Trollope, Editoriale Umbra 2015, a cura di Alberto Sorbini
Saluti:
Mario Tosti Presidente ISUC (Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea)
Intervengono:
Claudia Capancioni (Bishop Grosseteste University – Lincoln)
Margherita Ciacci (New York University – Firenze)
Francesca Romana Lepore (scrittrice e giornalista)
Coordina:
Ruggero Ranieri (Presidente Fondazione Ranieri di Sorbello)
Sarà presente il Curatore del volume Alberto Sorbini
Evento organizzato in collaborazione con
ISUC – Istituto per la Storia dell’Umbria Contemporanea
In concomitanza con la presentazione verrà lanciata la:
BORSA DI STUDIO “MARILENA DE VECCHI”
rivolta agli studiosi impegnati sulla tematica dei
VIAGGIATORI STRANIERI IN UMBRIA
Thomas Adolphus Trollope (1810-1892), storico, romanziere, giornalista, nato in Inghilterra, apparteneva a una famiglia di letterati.
Nel 1862, poco dopo l’Unità d’Italia, intraprese un viaggio in Umbria e nelle Marche assieme ad un amico, il cui resoconto diede origine al volume “A lenten journey in Umbria and the Marches”, stampato a Londra nello stesso anno.
Il suo fu un viaggio “insolito” rispetto a luoghi canonici codificati dal Grand Tour, infatti, l’obiettivo era quello di visitare cittadine meno frequentate, ma ricche di storia, prima che divenissero oggetto del turismo di massa.
Partiti da Firenze, passando per Arezzo, arrivarono a Città di Castello, da qui si diressero a Gubbio, allora di difficile raggiungimento, per di più passando per una strada poco frequentata come quella che va dall’attuale Umbertide a Gubbio.
Poi Perugia, Assisi, Foligno e da qui, attraverso il passo di Colfiorito, le Marche: Camerino, Macerata, Fermo, Loreto, Recanati, Ancona e infine San Marino.
L’importanza di questo testo non sta solo nella descrizione di monumenti e opere d’arte, ma nel fornire un quadro interessante sulle due regioni appena dopo la liberazione dallo Stato Pontificio.Inoltre, Trollope, proseguendo nella tradizione erudita inglese, racconta le vicende di importanti famiglie che avevano retto le varie signorie prima che il tutto venisse “normalizzato” dallo Stato della Chiesa: i Vitelli a Città di Castello, i Varano a Camerino, gli Euffreducci a Fermo. Non mancano infine osservazioni sul paesaggio, le coltivazioni e alcuni riferimenti all’alimentazione e all’ospitalità.