Giornata di studi: “Il ruolo delle governanti e delle istitutrici nelle famiglie aristocratiche italiane tra Ottocento e Novecento”

Fondazione Ranieri logo Grigio OKLa Fondazione Ranieri di Sorbello di Perugia propone una giornata di studi sul ruolo delle governanti e delle istitutrici nelle famiglie aristocratiche italiane tra Ottocento e Novecento, che si terrà presso la sede della Fondazione Ranieri (piazza Piccinino 9, Perugia) nel mese di maggio 2019.

Oltre ad alcuni studiosi già individuati, la Fondazione apre il dibattito ad altri contributi di studiosi interessati all’argomento, che vogliano proporre un’analisi generale del tema o case studies da esaminare.

La Fondazione Ranieri di Sorbello si impegna a sostenere gli intervenenti con il rimborso delle spese di viaggio e di alloggio a Perugia.

Le proposte andranno inviate via mail all’indirizzo segreteria@fondazioneranieri.org entro il 30 giugno 2018.

L’idea della giornata di studio prende spunto da un lavoro di ricerca in corso, promosso dalla Fondazione Ranieri di Sorbello, sul carteggio intercorso tra la marchesa Romeyne Robert e Gertrude Weatherhead, la governante inglese dei rampolli di famiglia, all’inizio del Novecento. Nella corrispondenza, la governante racconta la vita quotidiana dei bambini, scandita dalla formazione didattica e dallo svago e, indirettamente, ella dà notizie sull’attività imprenditoriale di Romeyne,  sulla società perugina e sulle pratiche di puericoltura dell’epoca. Tema quest’ultimo che vorremmo  approfondire, proiettando il concreto esempio di casa Sorbello nel panorama italiano, dove dalla metà dell’Ottocento in poi si verifica il fenomeno della presenza di governanti straniere presso le famiglie nobili e alto borghesi, per arrivare poi a  tracciare un profilo  sociale e  professionale della Nanny. Figura quest’ultima che racchiudeva in sé non solo la competenza di assistenza e cura nella crescita dei bambini ma anche quella di ausilio alla loro educazione culturale, integrando le attività scolastiche svolte dai bambini con istitutori e istitutrici private con pratiche pedagogiche moderne e spesso anche all’avanguardia.

A complemento di quest’ultimo aspetto, si intende anche proporre una riflessione  sul ruolo delle istitutrici, cui è demandata la cura educativa dei bambini della famiglia, sulla loro formazione culturale e sulla loro rappresentazione letteraria (si pensi ad esempio a Jane Eyre della Bronte).

Come corollario di questa indagine esplorativa si potrebbe anche pensare a una ricognizione delle traduzioni italiane dei testi stranieri per l’infanzia, indicandone la tempestività (in alcuni casi) o il ritardo (in altri).