Domenica 3 ottobre 2010, h 11.15
Monte Santa Maria Tiberina (PG)
Visita guidata ai quadri di Caravaggio e Guercino esposti eccezionalmente all’interno del Palazzo Bourbon del Monte, luogo appartenuto alla famiglia del Cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte, uno dei più importanti mecenati di Caravaggio.
La visita si concluderà con un percorso guidato alla mostra:
“Un Feudo Imperiale nel Centro Italia dal 1250 al 1815. I Bourbon del Monte”.
La visita guidata ai quadri esposti è a cura della Fondazione Ranieri di Sorbello (costo: € 10.00 a persona – prenotazione obbligatoria)
Sarà organizzato un servizio pullmann da Perugia a Città di Castello, con partenza da Pian di Massiano alle ore 10.00, al costo di € 10.00 aggiuntive. Il Comune di Santa Maria offrirà il trasporto da Città di Castello a Monte Santa Maria Tiberina.
La Fondazione Ranieri di Sorbello curerà la visita guidata ai dipinti del Caravaggio e di Francesco Barbieri detto il Guercino, eccezionalmente esposti al pubblico all’interno del Palazzo Bourbon del Monte, luogo appartenuto alla famiglia del Cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte, primo e indiscusso mecenate del Caravaggio. Probabilmente legata alla committenza del Cardinale è l’opera “Caraffa di fiori” esposta per la mostra. Difficile è la collocazione temporale dell’altra opera esposta del Caravaggio “Il Sacrificio di Isacco”, anche a causa delle molte copie in circolazione. L’opera si distacca completamente dalla più celebre versione conservata alla Galleria degli Uffizi. Quest’ultima è illuminata da luce diurna, la scena è vibrante, in movimento, la drammaticità è fissata nell’urlo di terrore di Isacco. Nel dipinto che si vedrà in mostra al Palazzo Bourbon regna la calma, la stasi, Caravaggio evita la tensione drammatica. Il notturno è infranto da fasci di luce che illuminano il volto gentile dell’angelo, il collo di Abramo e parte del torso di Isacco. E’ la luce rivelatrice per Caravaggio, uno strumento scientifico di indagine della realtà, il “terzo” dopo disegno e colore. Al Caravaggio giustamente i biografi accostano più o meno strettamente Guercino per il suo rifarsi al vero. Il luminismo di quest’ultimo è però ben diverso, magico, mai proteso alla rivelazione della realtà ma fine a se stesso.La sua forte inclinazione al colore e gli slanci della sua fantasia, rendono il Guercino estraneo agli intenti del Caravaggio. I soggetti dei suoi dipinti sono tratti tanto dalla mitologia classica che dalle storie sacre, come ben dimostrano le tre opere in mostra: “Marte furibondo trattenuto da un amorino”, “San Giovanni Evangelista” e “Madonna del cardellino con Bambino”.Entrambi gli artisti, in modi e tempi diversi, hanno vissuto a Roma, ambiente all’epoca saturo di cultura, reagendo ad essa in modo molto diverso.
Testo a cura di Lorena Limongi